Pontem Mundus s.p.d. S.V.B.E.E.Q.V.
Ognuno di noi sale al Sacro Monte, da solo, così sceglie il proprio passo, sta con i propri pensieri e col proprio Dio.
Poi un giorno.. ti accorgi che solo non lo sei mai stato..! E’ bastato vedere la luce della luna piena che brilla tramite la finestra per aprirti gli occhi. Da quel momento in poi… un merlo attira l’attenzione giocando a spostare le foglie col suo becco, un’immancabile farfalla sbuca da non so dove e si fa un giro di danza, innumerevoli sassi a forma di cuore strizzano l’occhiolino ad mio passaggio, un aliante silenzioso volteggia felice nel cielo blu cobalto portandomi con se fin lassù…e la tua solitudine si riempie. Che bello, dopo una sosta piena di sole ai piedi del mare, prendere la strada del ritorno e incontrare un sacco di gente e salutare tutti con un sorriso, un ‘ciao’ e vedersi ricambiati di altrettanto. E’ bastato un sorriso e la distanza si è sciolta come neve al sole, ed io mi son fatta la piena di sorrisi! Anche se con Dio non mancheranno sorrisi... la distanza sarà sciolta. Dio ama tutto ciò che ha creato.. "Non siamo noi ad offrire, a donare, ad amare, ma è il bene che in noi diventa amore" (Carlo Molari). Permettere che ciò avvenga senza chiusure, ma con piena fiducia ed abbandono. Lasciare che il bene si realizzi, che diventi amore, dono, offerta, senza ostacoli, senza ritorni, nella pienezza del momento. Molari ha questo concetto del farsi delle cose, che vengono alla luce dal fiume dell'essere in cui siamo immersi e che noi con la nostra disposizione facciamo emergere, nel modo con cui quel reale può emergere in quel determinato momento, secondo la nostra particolare disposizione. Bisogna essere disponibili ad accogliere il bene che è amore, un grande, immenso, forte, indefinibile Amore. Nel primo capitolo della Genesi la frase “Dio vide che era cosa buona” compare sette volte, sottolineando così che il male e tutto ciò che gli è associato non sono stati creati da Dio. Egli, infatti, ci accetta nonostante tutte le nostre imperfezioni e la nostra occasionale mancanza di coerenza, purificandoci da tutto ciò che è incompatibile con la sua bontà. Egli è bontà perfetta, santità assoluta e perfetta, è giustizia. San Giovanni afferma: “Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore” (1Gv 4,18). Dovrebbero esserci paura e timore reverenziale, perché senza di questi l’amore trova un suolo non preparato. Il sentimento che dovrebbe dimorare nel nostro cuore è la paura di allontanarci da Dio, dal suo amore, riponendo ogni nostra fiducia esclusivamente in Lui che solo può essere fedele sempre e non ci abbandona mai, neanche quando, dimentichi del suo amore, lo offendiamo con il male... Gli uomini moderni avevano cambiato un po’ le case, loro hanno smesso di costruire le case-tempi. Sono entrati in un processo di degrado e hanno reso ‘sporco’ questo luogo sacro: la casa . il tempio. Hanno sporcato il tempio, hanno messo al posto del senso il design, le cose superficiali! La casa-Tempio è un’icona della famiglia. Uomo sempre – sempre! – subirà la tentazione della mondanità e la tentazione di un potere che non è il potere che Gesù Cristo vuole per lui! Gesù non dice: ‘No, non si fa questo. Fatelo fuori’. Dice: ‘Voi avete fatto un covo di ladri qui!’. E quando una famiglia entra in questo processo di degrado la fine è molto brutta. Molto brutta! La casa è il luogo dove uno abita e uno abita dove è amato; per questo la casa è tempio.. Abitiamo in amore, con amore, abitiamo in Dio, con Dio.. Siccome Dio è amore, Dio abita dove è amato: ecco la sua autentica casa. Se noi amiamo il padre e i fratelli, noi abbiamo la casa - tempio. Questa è la nostra casa, il tempio, non quello fatto di mura. Potremmo anche demolire tutte le case invece di restaurarle! È vero, ci servono , oltre che per proteggerci dal freddo e dalla pioggia.., ma non sono necessarie, in fondo, secondo quanto dice Gesù. Noi abbiamo tutt'altra storia. Noi siamo semplicemente donne e uomini che ascoltano la parola di Dio e che finalmente scoprono che si può vivere nell’amore e nella amicizia. Si può vivere nell’amore e nella amicizia e non invece di tante norme e regole, leggine e ragioni insensate. Il tempio-casa è lo spazio dove risuona la Parola, che è Lui e noi che l’ascoltiamo. Ricordiamo che la parola esiste quando è ascoltata. Se gli uomini ascoltano, come amano fare, altre parole di leggi, di norme, di progetti imperialistici o di potere, non ascoltano le parole di Dio, ma esattamente il contrario e il peggio è che mascherano tutto questo sotto il titolo pomposo di "Parola di Dio". Solamente l'ascolto della Parola ci apre la via per diventare quel che ascoltiamo. E per noi l'unica parola di vita è la vita stessa del Figlio che apre quella via capace di ridarci la nostra dignità di figli amati che vivono in amore, in amicizia. Se il nuovo tempio,-casa che costruiamo non sarà pieno di amore, come dice il profeta, il Signore "lo avrà in abominio"... Nella casa non rattristare coloro che ci beneficarono. Procuriamo di comprendere le parole e le azioni degli altri, specialmente se ci amano. Non ferire la sensibilità altrui, perché noi sappiamo come soffriamo quando fanno questo con noi. Come duole udire parole dure, di ingratitudine, proferite dalle labbra della persona che amiamo! Non fare questo! Cerchiamo di comprendere gli altri! Vi regalo queste parole belle: "Ama il silenzio, è il tuo maestro, vai alla sua scuola. Ti insegnerà a guardare l’icona di Gesù Cristo, e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore sul volto di Dio che ti rivela il tuo volto, e quello di ogni uomo. Ama il silenzio, è il tuo maestro, vai alla sua scuola. Ti insegnerà a guardare il volto sfigurato di Gesù Cristo, e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore sul volto di Dio che ti guarda nello sguardo dell’uomo affamato, o torturato. Ama il silenzio, è il tuo maestro, vai alla sua scuola. Ti insegnerà a guardare il volto trasfigurato di Gesù Cristo, e a cogliere nel cuore della creazione i riflessi del Creatore, per vedere nello spessore delle cose, la loro vera dimensione interiore, e negli umili gesti di ogni creatura le tracce della Sua bontà. Ama il silenzio, è il tuo maestro, vai alla sua scuola. Ti insegnerà a guardare il volto umano e divino di Colui che è sorgente e termine della nostra storia. Ti insegnerà a vedere spiragli di luce nel mare delle nostre difficoltà, i germi dell’eterno nel nostro breve presente, e il divenire nascosto di ogni vivente. Ama il silenzio, è il tuo maestro, vai alla sua scuola. Ti insegnerà a guardare il vero volto di Dio e dell’uomo, ti darà lo sguardo interiore della fede, che insegna a guardare gli uomini, le loro gioie, e le loro sofferenze, le loro disperazioni, e le loro speranze, tutti i piccoli e grandi avvenimenti della vita, con gli occhi di Gesù Cristo." (Michel Hubaut, ofm) SAGGEZZA POPOLARE dice: A gatto vecchio, topo tenero (Colombia) E' la mente aperta che vede.. "Sono nato a una nuova vita ogni volta che, osservando il mondo da insospettati punti di vista, la mia mente si è allargata a nuove comprensioni" (Federico Faggin). E' la situazione di base dell’inventore, di chi si pone con animo aperto e curioso verso il reale e non segue i normali tragitti, quelli segnati da altri, ma individua nuove vie, diversi punti di vista. Perché così è il reale. È intero, sferico, dà la possibilità di varie visioni. Così si conosce, nascono le intuizioni, si aprono visioni. E si intraprendono se si ha l’animo aperto e disponibile al nuovo e al non ancora. Tutto può cambiare se ti connetti con Dio... La vita è una sinfonia di possibilità che fluisce dal cuore della nostra coscienza. Quando ti connetti con la tua mente e le tue emozioni vengono consumate nel fuoco della pura coscienza, diventi radioso. Man mano che espandi la tua radiosità e accendi la radiosità nelle altre persone, la prosperità inizia a circondarti. Portiamoci con dignità ed eleganza, lasciamo che le nostre parole e azioni riflettino il nostro spirito e sintonizziamo completamente il nostro dialogo interiore con la voce della Mente, con i suoni della coscienza infinita... con Dio.. TEAM, ANCHE OGGI, NON TEMERE: Spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. (Ebrei 11,34)
Dies sint tibi laetitiae ac successuum pleni!
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