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Immagine del redattoreOlga Nickole Kuyan

No fear!

Pontem Mundus s.p.d. S.V.B.E.E.Q.V. Ci invito a non essere ipocriti.

La parola ipocrita in greco indica colui che risponde sempre, quello che sa tutto. In concreto è colui che nel coro risponde al coro. Poi la stessa parola vuol dire anche recitare. In seguito ha assunto anche la sfumatura ipocrita di colui che vuol sempre primeggiare, essere il primo, vuol recitare, non curandosi di ciò che è in realtà: l’importante è l’immagine. È il culto dell’immagine, oggi così importante. Quindi il lievito, ciò che fermenta la vita, è l’immagine di sé, il protagonismo: io mi son fatto da me, il mio io è il mio dio, è l’egoismo assoluto, l’autocentramento, il pensare e il pensarsi esclusivo: se non ci sono io a pensare a me, chi pensa a me? (Ricordiamo: "Chi vuol venire dietro a me rinneghi se stesso …" già, belle parole …). Gesù Cristo analizza molto semplicemente questo protagonismo, dicendo: ciò che è velato sarà svelato, ciò che è nascosto sarà conosciuto. L’ipocrisia ha bisogno di un velo e di nascondere, cioè non deve essere chiaro ciò che sei dentro. L’interno va nascosto. L’esterno, però, deve essere molto perfetto. E torniamo così su quanto abbiamo da poco già detto. È il caso di dirlo: a buon intenditor … … e io ne ho già usate troppe! Allora, l'ipocrisia non ha a che fare con Wellness, Welfare, Well-being. Tutto verrà alla luce. L’ipocrisia, infatti, facilmente genera altra ipocrisia, rendendo la vita tutta una finzione. Mi sembra aver intuito la vostra paura.... Ma non temere! Talvolta è la paura che ci fa seguire la via dell’ipocrisia. Ci mostriamo diversi da come siamo per non doverne subire conseguenze.

O anche perché non riusciamo a guardarci dentro, non siamo in grado – per varie ragioni – di essere veramente onesti con noi stessi. Non riusciamo ad essere semplicemente così com’è il nostro cuore, ma pensiamo di dover fingere con noi stessi, con gli estranei e a volte anche con Dio. Gesù Cristo ci dice che non c’è ragione per questa ipocrisia. Vi assicuro, temete solo il diavolo; Dio, invece, vi conosce e vi protegge. Il team è l'amicizia. L'amicizia è un legame, che non si basa su calcoli.. Dinanzi ad un vero amico possiamo e dobbiamo essere onesti. Sarebbe peraltro assai ingenuo non esserlo. Gesù ci dice che addirittura i passeri sono conosciuti da Dio e sono amati da Lui ad uno ad uno. E ciò che abbiamo di “superfluo”, come i nostri capelli, sono contati da Dio. Egli ci conosce meglio di quanto ci conosciamo noi stessi: è quindi inutile fingere. Dovremmo, anzi, chiedergli di mostrarci dove e come cambiare! E se poi, nonostante Lui ci conosca così bene, comprendiamo che i giudizi degli uomini non ci possono fare alcunché. Si, la via verso Wellness, Welfare, Well-being racchiude in se il senso di un’intera vita: camminare verso una trasformazione interiore che ti faccia incontrare Dio, un Dio intimo, un Dio che non ha altre dimore che il tuo cuore. Non saprei che farmene di un Dio fuori di me, da pregare e adorare, mi parrebbe di farne un idolo. Scoprire un Dio che mi abita è la vera rivoluzione, è ricordare che la mia carne è abitata da un pezzo di cielo, che potenzialità infinite ho, che posso fare quello che ha fatto Lui, avere i suoi occhi, le sue mani. “Quando lei si trasformò in farfalla, i bruchi non parlarono della sua bellezza, ma delle sue stranezze. Loro volevano che lei tornasse ad essere quella che era sempre stata. Ma lei aveva le ali” (D. Jackson) Neale Donald Walsch dice: "Agite come se foste uniti con tutto il creato e domani avrete un mondo migliore. Questo è il vero segreto di tutti i tempi". ( "Meditazioni da conversazioni con Dio") La coscienza dell'unione col creato è poco sviluppata tra gli uomini, anche per la lenta diffusione in forma divulgativa degli studi di cosmologia e per la scarsa conoscenza dell'evoluzione. Porci in questa visione invece dà un altro valore alla nostra vita, ancora di più se si considera che siamo co-autori nel processo evolutivo, cioè possiamo intervenire. Lo stesso messaggio di Gesù può essere letto in chiave evolutiva ed allora "diventare figli di Dio" significa proprio partecipare al processo creativo che tende alla spiritualizzazione della creazione, come dice Teilhard de Chardin. Consideriamo inoltre che la tensione verso l'unità - e l'unità di una moltitudine di elementi - è una legge evolutiva primordiale come bene Teilhard de Chardin dice ne "Il fenomeno umano". Vedete sopra. Sarà questo cielo, che oggi ci fa andare in cerca di vie nuove, di parole nuove. E poi, se un giorno credeste e vi convinceste che Dio vi abita, chissà che succederebbe!

E alla fine voglio dire ad ognuno di noi: Non pretendere che tutti pensino alla tua stessa maniera! Ogni persona si trova in un grado differente di crescita, in un grado diverso della grande salita. Nessuno possiede la verità totale, perché la Verità assoluta e totale è Dio. La verità è infinita, come lo è Dio.. Nessun essere finito può mai contenere l’Infinito. Cerca la Verità per se stessa, ma non obbligare nessuno a pensare come te, tanto quanto non vuoi che gli altri controllino il tuo pensiero. Dies sint tibi laetitiae ac successuum pleni!


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