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Immagine del redattoreOlga Nickole Kuyan

La porta chiusa, la porta stretta

Pontem Mundus s.p.d. S.V.B.E.E.Q.V.

La porta si chiude solamente per separare tenebre dalla luce, paure dall'amore. Se noi non ci sentiamo felici e di successo, il nostro vettore è sbagliato, dobbiamo pulirci tutte le tre menti.

Oggi noi abbiam bisogno non di Green- pass, ma di Jesus - pass.

Quel “non so di dove siete” di Gesu significa: quale è il posto dove tu ti senti a casa? Come tu ti senti a casa mia? Sei mai stato “di casa” in “casa” mia, nella casa dell'Amore?-, chiede Gesù. Queste terribili parole sono rivolte ad ognuno di noi oggi.. Serve pensare bene.. Se cerco la vita comoda, se i miei spazi sono sacri e intoccabili, se le mie personali esigenze non devono essere sacrificate, io sono fuori della luce, dell'amore.. Pensavo di essere “dentro”, al sicuro, al calduccio; pensavo di far parte della cerchia di Dio, il giro dei buoni, dei lawyers/avvocati grandi, di quelli che alla fine di ogni giornata esclamano soddisfatti: “Anche questa è a posto. La mia parte l’ho fatta: ora tocca ad altri”. Pensavo che l’aver “mangiato e bevuto con Lui”, l’aver spezzato il pane con i bravi, i grandi e i buoni fosse “cosa buona e giusta”. Come mai mi ritrovo fuori? Perché la porta è chiusa e io non ho il Jesus-pass per accedere?

No, scusa eh, ma come “operatore di iniquità”? Se medito ogni giorno, se servo i clienti ogni giorno, se sono devoto e bravo; come faccio ad essere fuori? C'è una grossa iniquità, che è quella che credere che la bellezza dello spirito sia l'appannaggio di anime elette e non sapere invece che la bellezza dello spirito è l'amore che Dio Padre ha per noi, che il Figlio ci ha dato morendo in croce e che in questo modo noi dobbiamo amare e accogliere l'uno l'altro alla stessa maniera, come il Padre ha accolto noi, che impariamo a vivere di grazia. Se non viviamo ogni giorno da “graziati”, siamo nella disgrazia, siamo fuori dalla luce, dall'amore.

“Che vuol dire «grande avvocato»? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni. Utile è quell'avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l'udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato».”, - scrive Piero Calamandrei. Tu hai mai pensato allo Spirito Santo come all'avvocato? La bellezza dello Spirito significa essere riconosciuti certamente grandi ma nell’amore, per illuminare, per essere luce nel mondo. E possiamo amare con tutto noi stessi quando ci sentiamo al posto giusto. Desiderare di avere un ruolo importante, desiderare i carismi più alti, come dice san Paolo, non è sbagliato ma bisogna desiderarlo per il motivo giusto; non per esercitare un potere ma per diventare perfetti nell’amore, per imparare a donarsi sempre di più agli altri. È sempre e solo l'amore che ci rende grandi.

A questo punto, ricomincio. Io per prima...

Ricomincio dalla liberta..

"La coscienza della libertà è la consapevolezza della condizione nella quale siamo. Ci si sveglia a un’autentica, obbiettiva, profonda consapevolezza della libertà quando si prende coscienza che per moltissimi aspetti non siamo liberi; ma proprio quando prendi coscienza che non sei libero, tu lo diventi, perché la consapevolezza delle tue catene supera il fatto che hai le catene. È questa la forza del pensiero”.

La consapevolezza è accorgersi di qualcosa che prima non si avvertiva, si apre in tal modo la strada alla comprensione e questo mette in moto il pensiero che penetra le cose che si mettono a parlare, ad emanare sapienza. Thich Nhat Hanh, maestro vietnamita, pone tra "le sette meraviglie della consapevolezza" quella di donare forza vitale all'oggetto della nostra osservazione", di dare "nutrimento e guarigione" e di condurre "alla liberazione tramite la comprensione"...

Non dico che e' facile. Il percorso verso l'amore, la felicità, successo è paragonabile ad un duro ed incerto incedere nel deserto, dove tutto è arido e la segnaletica è quasi inesistente. Tutto ci è già stato descritto nella narrazione biblica dell’Esodo. Dobbiamo cambiare la vista. Guardiamo attraverso gli occhi di Gesu il giorno che viene. Cerchiamo di comprendere quanto Dio vuole dirci negli incontri, negli avvenimenti e in tutto ciò che vediamo intorno a noi. Seguiamo le Sue orme e che le nostre azioni contino qualcosa sulla bilancia della vita! Accetto i limiti della nostra buona volontà, affinché le nostre azioni assumano qualche valore e ci preservino dall’essere giudicato troppo superficiale.

Dio ci insegna ogni giorno mentre facciamo il nostro cammino. Oggi Gesù, interpellato sul numero di coloro che sono nella Gloria di Dio, ci parla della porta stretta. Vuole ricordarci che bisogna farsi piccoli ed umili per entrarci.. Non dimentichiamo la gravità della sua parola con il pretesto del suo amore! Non permettere che di lui ci fabbrichiamo un'immagine a noi conveniente, per poterla presentare agli altri uomini facilmente e con successo. Gli accadimenti di ogni giorno la spazzerebbero via facilmente, come il vento.

Riserviamoci un posto nel cuore dove possiamo nasconderci ogni volta che nessuno sa ascoltare il nostro stress.

Rendiamoci pronti a metterci in cammino seguendo quanto ci ordina la parola di Gesu Cristo, facciamo infine rinunciare a volerne dare un’interpretazione interessata volta a censurare quanto di essa non ci piace troppo. Perché soltanto lui è il testimone veritiero, il “Figlio unigenito, che è nel seno del Padre”., lui e' l'avvocato vero (1Gv 2,1).

Dies sint tibi laetitiae ac successuum pleni! RispondiInoltra




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