Pontem Mundus s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Un lawyer/avvocato ha bisogno della disciplina, di un mezzo per ottenere risultati, di un atto eroico, se volete. Ogni giorno abbiamo bisogno di fare una scelta consapevole che ci porti alla nostra coscienza superiore e ci dia vitalità, well-being. Facendo costantemente una scelta così coraggiosa, creiamo un ritmo e alleniamo la mente e il corpo a seguire l'anima. È una disciplina, un mezzo di realizzazione, un atto eroico:
attraverso la pratica spirituale - fare delle scelte ogni giorno, creando una relazione permanente con la propria anima.
Questo è uno strumento per migliorare se stessi. Perché a parte noi stessi, non possiamo cambiare nessuno in questa vita.. All'inizio sembra che dobbiamo sacrificare qualcosa per iniziare a praticare la disciplina, per compiere un atto eroico, se volete. Ma man mano che avanziamo, la disciplina e il successo diventano parte del ritmo della nostra vita. La disciplina è un modo calmo, chiaro con cui possiamo correggere le nostre carenze, colmare i deficit esistenti e far fronte alle crisi. E invece di agire disperatamente reagendo, essere intrappolati nel quadro dello stress, dei nostri limiti e provare sempre rabbia, sopraffazione e sentire che ci manca sempre qualcosa, iniziamo ad affrontare la realtà, rendendoci conto che come persone siamo sempre in uno stato "Perfetto imperfezione". E cosa posso offrirci essendo in tale stato? La disciplina, che è una vittoria sull'insicurezza e sulla paura. È un atto eroico se volete. Questo è un modo per acquisire un senso della dignità di un lawyer/avvocato e superare la giornata di un lawyer/avvocato.
Piero Calamandrei in Elogio dei giudici scritto da un avvocato, 1935, scriveva: "Che vuol dire «grande avvocato»? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni."
"L'avvocato dev'essere un uomo onesto, esperto nel parlare. (Catone il Censore, Vir bonus, dicendi peritus).
La disciplina è la chiave per acquisire wellness, vitalità interiore in modo che un lawyer/avvocato possa essere forte e compassionevole allo stesso tempo..
Fatevi sta domanda: "so esattamente cosa fare oggi? Cosa mi impedisce di fare una certa scelta? Paura? Rabbia? Stress? Pigrizia? Come superarlo?" Se avete queste domande e non riuscite a trovare la risposta, vi offro il mio aiuto:
Dio ci ha dato tanto. Che ognuno di noi non sia, nel giudicare, come un bambino, e comprenda con tutto il proprio essere che ci sarà chiesto molto. Ciò che Dio ci ha dato è una capacità maggiore di vivere, di vedere, di ascoltare,, di contemplare, di comprendere, di amare, di servire e ognuno di noi cosa fa per i clienti, per chi è in prigione, chi soffre? Ciò che Dio ci ha dato è la luce che illumina la zona di buio in noi e fuori di noi, che gli altri non vedono e ai quali Dio non domanderà niente. Loro offrono al buio le loro membra come strumenti di ingiustizia.
Giustizia è lux in tenebris.
Dentro il nostro corpo, il buio non regni più così da sottometterci ai suoi desideri.
Noi serviano la giustizia, Noi siamo i suoi strumenti, liberati dal buio, Si è il paradosso: avvocato/lawyer è libero proprio perche è “servo/schiavo” (doulos) di giustizia.. .
Siano i lawyer liberi, ma non per tornare nel buio! Ci metteremo nel buoi quando siamo nella luce? È assurdo! Sappiamo che, se ci mettiamo a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siamo schiavi di colui al quale obbediamo sia del buio che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia! Vegliamo e ci teniamo pronti, perché, nell’ora che non immaginiamo, viene il Cristo.
L’insegnamento fondamentale del brano evangelico odierno è la necessità di tenersi pronti in ogni momento per la venuta di Cristo. La sua venuta è l’evento centrale. Tutto converge verso questo punto, e tutto da lì riparte. Se la sua venuta è il centro e il culmine della storia, significa che ne rappresenta il fine. Egli è lo scopo, l’obiettivo, la direzione della storia. Pensiamo a come cambierebbe la nostra vita se fosse tutta focalizzata verso il punto centrale della venuta di Cristo. Fare tutto per lui, tutto in vista dell’incontro definitivo con lui.
Perché è così necessario tenersi pronti? Perché alcune cose si possono fare prima e non dopo. La sua venuta rappresenta uno spartiacque, un limite di non ritorno. Essa segnerà il momento conclusivo del periodo della preparazione, e ci immetterà nel tempo definitivo. La nostra vita attuale non è finalizzata a se stessa, non è racchiusa nel cerchio della ripetitività, o nell’orizzonte ristretto dell’immanenza, ma è chiamata a espandersi verso un’esistenza segnata dal compimento definitivo della persona, dovuto alla pienezza della relazione con Dio. L’immissione nel tempo definitivo può avvenire in qualsiasi istante! Da qui la necessità di vivere intensamente il presente. Il presente è l’unico momento in cui mi è concesso di decidere quale significato dare alla mia vita.
Cosa dobbiamo fare noi in fondo nella nostra vita? Ogni lawyer/avvocato è responsabile dei clienti, tutti siamo economi della nostra vita -amministratori - e la possiamo amministrare o da padroni, ammassando il grano come lo stolto possidente, oppure come economo che, al suo momento, dà la misura di grano ai clienti.
Chi è dunque l’economo? L’economo è quello che è amministratore, non il padrone. Dopo aver parlato del padrone, che teme la venuta del ladro, ora si parla invece dell’economo che è fedele e saggio. Saggio vuol dire che sa cosa fare, fedele vuol dire che lo fa. E cosa fa? Ecco, Cristo lo ha posto sopra tutti gli altri e cosa deve fare? Deve dare nel suo momento la misura di grano.
“Beato quel servo che, venendo il suo Signore, troverà così”, che sta dando il grano come lo ha ricevuto, che sta amando come è amato, che sta servendo come è stato servito: in verità vi dico: lo porrà su tutto ciò che ha.
Che cos’ha Dio?
Ha solo sé stesso: darà tutto sé stesso. Questo dono totale ci permette di diventare uguali a lui se entriamo nella vita come lui: facendoci lawyers-servi, amministratori di vita...
Sarò “pronto” nella misura in cui avrò imparato a condividere i miei “beni”: conoscenze, esperienze e abilità. Mentre l’egoismo è ripetitivo fino alla noia, il dono di sé trova un’infinità di modi per esprimersi. Lasciamoci sorprendere dalla fantasia dello Spirito, e lasciamoci sorprendere ora!
Allontaniamo dal nostro spirito tutti i ricordi tristi. Forse ritornando sugli sbagli passati arriveremo a correggere il male che già è avvenuto? No! Quanto più rimescoleremo nel nostro cuore le tristezze del passato, tanto più soffriremo, senza risultato alcuno.
Non fermarci a considerare troppo le nostre ferite. Dirigiamo la nostra mente alla gioia alla felicita. Accendiamo la luce, perché spariscano le tenebre. Non dare troppa importanza al buio che ci sta attorno, non siamo fatti per questo.. andiamo avanti, ritorniamo a quelle esperienze di luce che abbiam fatto, a quelle parole che ci hanno fatto rinascere, ad una carezza, al calore di un abbraccio; questo bene ricevuto che dice ciò che ognuno di noi è veramente..
Ogni giorno abbiamo bisogno di fare una scelta consapevole che ci porti alla nostra coscienza superiore e ci dia vitalità, well-being.
Dies sint tibi laetitiae ac successuum pleni!
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