V-kun al Mondo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi! I numeri di oggi: 1.1.9.2.
I due numeri 1 sono inseriti nell'oggi:
https://www.koroo.it/la-numerologia-per-conoscere-noi-stessi/#:~:text=Il%20numero%201%3A%20l%27archetipo,acquisire%20indipendenza%2C%20successo%20e%20soddisfazione

Oggi, 19 gennaio 2025, il cielo sembra essersi messo in giacca e cravatta per offrirci un vero show astrologico, con tanto di protagonista e ospiti d’onore.
Sole in Capricorno: Il nostro amico Sole è al massimo della sua modalità "capo ufficio" nel segno del Capricorno, dandoci l’ultima occasione per mettere ordine nella nostra vita come se fosse una riunione trimestrale. Preparati, però, perché sta per passare in Acquario, dove sarà più “liberi tutti!”.
Luna in Pesci: La Luna ha deciso di prendersi una pausa zen nei Pesci, invitandoci a tirare fuori la creatività, meditare, o magari piangere davanti a un film strappalacrime... tutto con stile, ovviamente.
Simbolo del giorno: L’Aquila. Oggi ci sentiamo tutti un po’ come questo nobile animale: pronti a librarci sopra i problemi, ma solo dopo aver sbattuto le ali di dubbi e incertezze.
Giove retrogrado: Giove è quel collega fastidioso che continua a chiederti di rivedere un progetto già consegnato. Vuole che rifletti, corregga e, insomma, che “cambi ciò che non funziona.” Un po’ pedante, ma probabilmente ha ragione.
Marte retrogrado: Marte, invece, è come un istruttore di yoga sotto steroidi: ti sprona a esprimerti con moderazione e a non esagerare… ma ricordati di respirare, perché il suo retrogrado dura fino al 25 febbraio!
Conclusione? Oggi il cielo ti dice: fai piani concreti, sogna in grande, evita di mordere chi ti irrita, e se tutto va storto… sorridi, che tanto Giove e Marte stanno litigando su chi ha più da insegnarti!
Eureka di oggi: "Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.” — Bertrand Russell.
Latino in uso:
Sic Transit Gloria Mundi
Così passa la gloria del mondo, in senso lato come sono effimere le cose del mondo.
La frase è leggibile sulle lapidi di molte persone e tombe di personaggi che in vita avevano goduto di grande fama.
Vi invito a meditare oggi sulle domande:
• Se il tuo cuore fosse un principe esiliato come Vasilij, dove tornerebbe oggi per sentirsi "a casa"?
• Quale delle "riunioni cosmiche" del cielo di oggi ti rappresenta di più: il Sole capo ufficio, la Luna zen, o Giove il perfezionista?
• Se riempissi un’anfora con i tuoi momenti di oggi, quale sapore avrebbe il vino che ne uscirebbe: dolce, speziato o un po' frizzante?
Mi lascio ispirare
19.01.1388 - Dopo aver completato tre anni di peregrinazioni dopo essere fuggito dall'Orda, il figlio di Dmitrij Donskoj, il principe Vasilij, tornò a Mosca.
La vita è un viaggio attraverso le orbite dell'anima, come un pianeta errante che, sfuggito alla gravità dell’Orda del mondo, ritorna infine alla sua stella madre. Il cuore, come un cristallo di ghiaccio sotto il microscopio, custodisce geometrie perfette: puro come una sorgente, fragile come le ali di un fotone che si dissolve nella luce.
Nessuna ingratitudine può spezzare l'equilibrio di un cuore che danza tra orbite d'amore, nessuna indifferenza può arrestare la sua rivoluzione. Come l’acqua che attraversa le rocce, esso ama senza esigere, tenace come un fiume quantistico che cerca la sua strada tra i possibili universi.
Felice è quel cuore che, come il principe Vasilij, ha conosciuto l’esilio, ma ha trovato il sentiero per tornare alla propria Mosca interiore, alla gloria della Luce che regna sulle costellazioni della coscienza. E così canta: non per chiedere, ma per annunciare, perché l’armonia dell’universo risiede nel riconoscere la bellezza che scorre invisibile tra le stelle, mentre la saggezza risiede nell'essenziale
Il pensiero
"Accanto alla nobile arte del fare le cose, c'è la nobile arte del lasciare le cose non fatte. Diventare saggi significa eliminare tutto ciò che non è essenziale" (Lin Yutang)
Il senso del pensiero
Il pensiero è come un elettrone in un’orbita quantistica: non puoi afferrarlo, ma solo osservarne la traiettoria probabile. Cercare l’essenziale è come ridurre un universo di infinite possibilità a un solo stato: un collasso verso la verità invisibile, luminosa e indivisibile.
Lasciare le cose non fatte è un’arte simile alla decadenza radioattiva: un rilascio lento, dove ogni frammento abbandonato emette una scintilla di saggezza. L’essenziale non è la completezza, ma la bellezza del vuoto che permette alla luce di passare.
E così, diventare saggi è come costruire un ponte su una schiuma quantistica, scegliendo con cura quali mattoni posare e quali lasciare dissolversi nel mistero, perché ciò che resta incompiuto racconta storie che solo il silenzio sa svelare.
Faccio primo passo
Fare decluttering nello spazio-tempo di Dio è come smaltire carte bollate in un tribunale cosmico dove ogni stella ha depositato un ricorso per brillare di più.
Gli angeli archiviano gli atti superflui mentre il giudice infinito, con toga di luce, proclama: "Via i doveri inutili, rimanga solo l'essenziale! Il Regno è già congestionato di miracoli burocratici.”
E lì, tra un'eclissi che firma in calce e una supernova che timbra con sigilli di fuoco, capisci che l’amore è il vero codice civile. Ma attenzione: anche il caos ha i suoi articoli non scritti, perché ogni galassia che danza fuori tempo segue comunque una legge segreta.
In fondo, il dono della gratuità è come una tazza di tè servita nell’aula magna dell’universo: se non sorseggi con cuore puro, rischi che il gusto si perda in una perizia giudiziaria del nulla.
Poesia consapevole
Prayer to Mary, by de Grandmaison:
Holy Mary, Mother of God,
preserve in me the the heart of a child,
pure and clean like spring water;
a simple heart that does not remain absorbed in its own sadness;
a loving heart that freely gives with compassion;
a faithful and generous heart that neither forgets good nor feels bitterness for any evil.
Give me a sweet and humble heart that loves without asking to be loved in return,
happy to lose itself in the heart of others,
sacrificing itself in front of your Divine Son;
a great and unconquerable heart, which no ingratitude can close
and no indifference can tire;
by a heart tormented by the glory of Christ,
pierced by his love with a wound that will not heal until heaven.
(Life Promises Life, by Vincent Nagle).
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: poche nubi al mattino, qualche nube sparsa al pomeriggio e alla sera. Durante la giornata di oggi si registra una temperatura massima di 18°C alle ore 14, mentre la minima alle ore 3 e' di 10°C.
La felicità è come un’anfora dimenticata sul bordo del banchetto dell’esistenza. La sua forma sembra ordinaria, quasi banale, ma dentro custodisce il segreto di un vino che il tempo non ha ancora avuto il coraggio di versare. All’inizio della festa, ti accontenti dell’acqua, tiepida e insipida, perché pensi che sia tutto ciò che c’è, tutto ciò che meriti. Ma poi, arriva una voce – sottile come il sussurro del vento o potente come il richiamo del mare – che ti dice: "Riempila. Riempila fino all’orlo."
E tu riempi. Riempi di giorni, di sorrisi, di lacrime, di attese. L’acqua sembra colmare, ma non trasforma. E proprio quando la stanchezza ti farebbe accettare la monotonia del gusto, avviene il miracolo: il vino, il vino buono, emerge dal fondo come un segreto dimenticato. È lì da sempre, ma solo quando hai osato fidarti, quando hai riempito fino all’orlo, la sua verità ti è stata svelata.
La felicità, allora, è quel momento di stupore in cui ti accorgi che il vino non è mai mancato, che era nascosto dentro la tua stessa anfora. E capisci che l’unico miracolo richiesto è lasciare che il Divino versi in te la Sua eternità, trasformando ogni tua piccola goccia di vita in nettare infinito.
E così, la festa continua: non più una danza smarrita di vuoti riempiti male, ma una celebrazione senza fine, dove ogni sorso racconta che la pienezza non è mai stata altrove.
Un'improvvizazione:
Devo molto
a quelli infedeli.
Ahme, con cui accetto
che siano anche infedeli a un altro.
Le lacrime - per loro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace anche tra loro
e in libertà con loro,
e questo Amore può darlo,
e nessuno riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come un orologio solare,
non capisco
ciò che solo l’Amore capisce,
ma accolgo in nome di Dio
TUTTO - cio che solo Dio abbraccia sempre.
Apprezzo l'eternita, perche
da un incontro a un'addio
passa non un’eternità,
ma solo qualche mese o anno.
E’ merito anche loro
se vivo in piu di dimensioni,
in uno spazio lirico e retorico,
con un orizzonte vero,
perchè alto e mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani false.
“Non devo loro nulla”
direbbe l’Amore
su questa questione aperta.
Cuori coraggiosi, anche oggi, non temere:
I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio, e prese coraggio. (Atti 28,15).
Vi ringrazio dell'ascolto!
Buona vita oggi!
VVB!