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Il Pesce Spada della Vita: Sapori e Riflessioni Quotidiane

Immagine del redattore: Olga Nickole KuyanOlga Nickole Kuyan

V-kun al Mondo s.p.d.

S.V.B.E.E.Q.V

Eccomi!

testa di un pesce spada appoggiato allo scoglio
Carpe diem, quam minimum credula postero

Il 27.02.2025 è come la festa dei numeri: partiamo da 27, 02 e 2025, che si trasformano magicamente in due 9, due 0 e quattro 2, per arrivare al numero finale 2, simbolo di equilibrio, relazioni e scelte importanti. È come se l'universo avesse organizzato una conga numerologica dove la saggezza (i 9) e l'infinito potenziale (gli 0) ballassero insieme alla perfezione delle coppie (i 2)!

Ma non finisce qui: il cielo partecipa ala festa con una Luna Nuova in Pesci e il Sole in Pesci, rendendo il momento perfetto per lasciarsi ispirare, fare introspezione e lanciare nuovi progetti creativi. Inoltre, sette pianeti si mettono in fila, creando un allineamento cosmico che è come un invito a una trasformazione personale super divertente. Insomma, il 27.02.2025 è un giorno dove caos e ordine si abbracciano per darci una carica di energia positiva e di magia zodiacale!


Eureka di oggi:

"Il futuro ha molti nomi: per i deboli è l'irraggiungibile, per i timorosi l'ignoto, per i coraggiosi l'opportunità." - Victor Hugo

Questo aforisma ci ricorda che il futuro è plasmato dalle nostre azioni e dalla nostra mentalità. Possiamo scegliere di vederlo come una minaccia o come un'occasione per crescere e realizzare i nostri sogni.


Latino in uso:

Carpe diem, quam minimum credula postero.

Questa celebre frase di Orazio significa "Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani". È un invito a vivere pienamente il presente, senza rimandare a un futuro incerto.


Vi invito a meditare oggi sulle domande:

1. Oggi, il mio 'pesce spada alla siciliana' della vita sarà più 'cotto' o più 'crudo'? 

2. Se la mia mente fosse una 'reazione chimica' nella 'noosfera', quale ingrediente 'catalizzatore' vorrei aggiungere oggi?

3.  Se potessi volare su un 'carretto siciliano' trainato da gabbiani, quale 'arancia candita' (opportunità) vorrei cogliere oggi?


Mi lascio ispirare 

27.02.1593: Il filosofo, scrittore frate domenicano Giordano Bruno viene incarcerato nel palazzo del Sant’Uffizio a Roma.

Immagino la vita come un piatto di pesce spada alla siciliana. Ogni ingrediente rappresenta un aspetto dell'esistenza:

  • Il pesce spada è la nostra essenza, il cuore pulsante della nostra anima.

  • I pomodorini sono le passioni che colorano la nostra vita, aggiungendo dolcezza e intensità.

  • Le olive nere simboleggiano le sfide e le difficoltà, che, se affrontate con saggezza, arricchiscono il nostro cammino.

  • I capperi rappresentano le piccole gioie quotidiane, quei momenti di felicità che spesso passano inosservati ma che, insieme, danno sapore alla nostra esistenza.

  • L'aglio e il peperoncino sono le esperienze intense e le emozioni forti che, se dosate con equilibrio, rendono la vita più saporita.

Proprio come nella preparazione di questo piatto, è essenziale trovare l'armonia tra gli ingredienti:

  • La cottura del pesce simboleggia la nostra crescita personale, che avviene attraverso il calore delle esperienze e delle sfide.

  • La combinazione degli ingredienti rappresenta l'integrazione delle diverse parti di noi stessi, accettando sia le dolcezze che le difficoltà.

  • La presentazione finale è il risultato di come scegliamo di vivere la nostra vita, con grazia e consapevolezza.

In questo piatto, come nella vita, la chiave è l'equilibrio:

  • Non troppo cotto, per mantenere la freschezza e la vitalità.

  • Non troppo crudo, per evitare di rimanere intrappolati nelle nostre zone di comfort.

Solo così possiamo assaporare la pienezza dell'esistenza, con tutte le sue sfumature e contrasti.

E come diceva Giordano Bruno, "Beato l'uomo che confida nel Signore", trovando la propria forza interiore e la propria guida nella spiritualità e nella consapevolezza.

In questo piatto, come nella vita, la mortificazione delle difficoltà e delle sfide è necessaria per permettere alla vita di penetrare le zone necrotizzate dell'essere, proprio come il calore della cottura permette al pesce di assorbire i sapori e diventare un piatto delizioso.

In questo modo, la vita diventa un piatto ricco di sapori, esperienze e significati, pronto per essere gustato con gratitudine e consapevolezza.


Il pensiero 

Una straordinaria realtà 

LA NOOSFERA

Intorno al nostro pianeta l'umanità ha creato una rete intricata di relazioni, prodotta dal nostro pensiero e dai suoi frutti. Tutto ciò che noi produciamo avvolge la Terra, la tiene chiusa nelle sue volute. Teilhard de Chardin, la chiamò Noosfera, la sfera del pensiero, qualcosa di denso, che non si vede ma è viva, attiva, produce, e mai si ferma. L'ultimo prodotto evolutivo che cresce, si espande, prolifera, un sistema che si auto-organizza, si struttura in forme sempre più complesse ed integrate. Si può paragonare ad un sofisticato sistema nervoso, con mezzi che permettono altri collegamenti, una infinità di rami e di nodi che li legano e moltiplicano, permettendo di velocizzare i rapporti, gli scambi, le relazioni. Il tutto esaltato dalla complessità, profondità ed ampiezza della coscienza collettiva condivisa a livello planetario. Emerge in tal modo una visione comune, un “cervello dei cervelli”, una capacità di consentire le medesime cose nello stesso tempo. Teilhard precisa: “Mentre nel cervello individuale il pensiero emerge da un sistema di fibre nervose non pensanti, nel caso del cervello collettivo, invece, ogni elemento è, a sua volta, un centro autonomo di riflessione” (L’avvenire dell’uomo). “Sta nascendo una sorta di ‘creatura planetaria aggregata’ fatta d’uomini e di protesi informatiche ... che già manifesta molte caratteristiche d’un vero e proprio organismo: tende a mantenersi e ad accrescersi, a differenziarsi e a ricomporsi. Questa creatura è più di una semplice metafora” (Longo in “Corriere della Sera”, 1997). Questo “mega-organismo” è un fenomeno di tipo biologico, con una casualità orientata, all’opera durante tutta l’evoluzione, un vertice che rappresenta il massimo progresso umano, che Teilhard definì Punto Omega umano, perché meta finale del cammino dell’Umanità.


Il senso del pensiero 

Immagino la Terra come un vasto laboratorio scientifico, dove ogni pensiero umano è una reazione chimica che contribuisce a una reazione a catena di conoscenza. Secondo il filosofo Pierre Teilhard de Chardin, questa "noosfera" è come un sistema nervoso planetario, unendo le menti in un'unica rete di consapevolezza collettiva.

In questo contesto, la noosfera è come un esperimento scientifico in continua evoluzione: ogni nuova scoperta è un catalizzatore che accelera la reazione, portando a risultati sempre più complessi e integrati. Proprio come una reazione chimica che, una volta avviata, continua a svilupparsi autonomamente, la noosfera cresce e si espande, creando una rete di conoscenza interconnessa che plasma il nostro mondo.

Così come una reazione chimica può portare alla formazione di nuovi composti, la noosfera rappresenta l'evoluzione del pensiero umano, unendo diverse idee e culture in un unico, ricco tessuto di consapevolezza collettiva..


Mi lascio incantare 

Come potrei sorprenderti oggi?

Immagino un tribunale astrale, sospeso nel limbo tra il visibile e l'invisibile, dove i giudici sono costellazioni che brillano con luce intermittente, riflettendo le incertezze del cuore umano. Un'aragosta, con antenne che captano le frequenze dell'irrazionalità, accusa il tempo di essere un illusionista che distorce la percezione della realtà, trasformando i sogni in chimere e le certezze in sabbie mobili. Il suo avvocato, un gufo con occhiali che riflettono le leggi dell'economia comportamentale, cita Blaise Pascal e Mihaly Csikszentmihalyi, sostenendo che l'irrazionalità è il codice sorgente dell'anima, un labirinto di emozioni e intuizioni che la ragione fatica a decifrare.

L'avvocato del tempo, un camaleonte che cambia colore a seconda delle teorie fisiche, controbatte che l'aragosta è vittima di un'illusione ottica collettiva, che confonde la pazienza divina con l'indifferenza. Cita il Siracide, ricordando che ogni azione ha una conseguenza, e che la misericordia non è un lasciapassare per l'impunità. I testimoni, una giraffa con la testa persa nel flusso del tempo e un pesce volante che ha dimenticato il significato della parola "domani", offrono testimonianze che sfidano le leggi della logica e della fisica, creando un caos surreale che riflette la complessità della natura umana.

Il giudice, un vecchio cronometro che ha visto passare ere intere, batte il martello con un ritmo che sembra seguire le fluttuazioni dell'entropia, mentre il cielo si riempie di nuvole a forma di domande esistenziali. Alla fine, il tribunale, sopraffatto dal peso delle incertezze, si dissolve in una pioggia di frammenti di tempo e spazio, lasciando l'aragosta e il tempo a confrontarsi sulla natura della felicità, mentre sorseggiano tè alle illusioni ottiche su una nuvola a forma di punto di domanda.

Conclusione: 

In questo intreccio di saggezza antica e scoperte moderne, emerge la complessità umana. Siamo un mosaico di razionalità e irrazionalità, la nostra realtà un'interpretazione soggettiva. Non esiste una via universale alla felicità, ma un viaggio interiore che richiede coraggio e consapevolezza. Non temere l'irrazionalità, ma comprendila. Non cercare la perfezione, ma l'equilibrio.


La poesia consapevole 

Nella generosità e nell’aiuto degli altri sii come un fiume.

Nella compassione e nella grazia sii come il sole.

Nel nascondere le mancanze altrui sii come la notte.

Nell’ira e nella furia sii come la morte.

Nella modestia e nell’umiltà sii come la terra.

Nella tolleranza sii come il mare.

Esisti come sei oppure sii come appari.

Maulana Jalal ad-Din Rumi


Mi lascio sorprendere 

Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: la giornata caratterizzata da generali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso, minima 10°C, massima 17°C!

Immagino un carretto siciliano trainato da gabbiani bianchi, che vola sopra un mare di arance candite. Il carretto è carico di "bicchieri d'acqua" scintillanti, che riflettono la luce del sole come mille piccoli specchi. Ogni bicchiere è un'opportunità, un gesto d'amore, un volo verso l'infinito.

I gabbiani, con ali intessute di preghiere e piume intrise di sale marino, seguono la bussola del cuore, guidati dalla "Sophia", una vecchia signora siciliana con un fazzoletto nero e occhi che brillano come stelle. Sophia, con la sua voce roca e il suo sorriso dolceamaro, racconta storie di gabbiani coraggiosi, di "piccoli" che credono nei miracoli, di "fuoco" che purifica l'anima.

Ogni tanto, un gabbiano si tuffa nel mare di arance, emergendo con un "bicchiere d'acqua" per un'anima assetata. Ogni volta che un'anima beve da quel bicchiere, si sente come se avesse assaggiato il sapore del "sale" della terra, la forza della "famiglia", il calore del "fuoco" della trasformazione.

Il carretto continua il suo viaggio, sorvolando borghi medievali, vulcani addormentati e campi di grano dorati. I gabbiani, con il loro volo sincronizzato, creano una sinfonia di libertà e di speranza. E Sophia, con il suo sguardo saggio e il suo cuore colmo d'amore, sussurra: "Giovane gabbiano, non temere di essere diverso, di volare controcorrente. Sii come Jonathan, un'anima libera, un'ala che si apre verso l'infinito. Lascia che il fuoco del tuo cuore diventi il sale della tua anima, e trasforma ogni ostacolo in una vittoria interiore".

E mentre il carretto scompare all'orizzonte, lasciando dietro di sé una scia di arance candite e di "bicchieri d'acqua" scintillanti, una voce interiore risuona: "Sii fedele alla tua famiglia, al tuo team, al tuo cuore. Sii il sale della terra, il fuoco che purifica, l'ala che vola verso l'infinito. Sii un gabbiano che danza con il vento, un'anima libera che crede nei miracoli".


Un'improvvizazione 

(Inizia una musica soffusa, un pianoforte che ricorda le atmosfere di Lucio Dalla, poi la voce, calda e un po' roca)

Tu sei invisibile, lo so,

come un pensiero che va e non va,

diafano come un soffio di vento,

che cambia il mondo, in un momento.

Hai la forza di tutto, lo sento,

un'energia che non ha lamento,

che corre libera, senza catene,

come un fiume, che non ha argine.

(La musica si fa più intensa, quasi un crescendo)

E canto me stesso, come Walt Whitman,

ogni atomo mio, che ti chiama,

perché siamo uno, lo sai,

un'anima sola, che non muore mai.

Ozio, e l'anima mia, si eleva,

un filo d'erba, che mi solleva,

lingua, sangue, terra e aria,

radici antiche, di una storia millenaria.

Trentasette anni, o forse di più,

non importa, il tempo non c'è più,

scuole, credi, tutto sospeso,

la natura che parla, in un universo acceso.

(La voce si fa più intima, quasi un sussurro)

Profumi nell'aria, stanze piene,

respiro l'essenza, delle mie vene,

l'atmosfera, inodore, eterna,

per la mia bocca, una gioia interna.

Senza maschera, nudo, nel bosco,

la pelle che vibra, in un tocco,

il fiato che fuma, echi e bisbigli,

radici d'amore, fili di gigli.

(La musica riprende, con un ritmo più incalzante)

Foglie verdi, secche, mare e scogli,

fieno nel fienile, parole che voli,

baci, abbracci, braccia che si tendono,

ombre e riflessi, che si accendono.

Salute, mezzogiorno, sole che sorge,

un canto di vita, che non si storge,

mille acri, la terra intera,

imparare a leggere, una chimera.

(La voce si fa più potente, quasi un grido)

Fermati con me, oggi e stanotte,

l'origine dei poemi, che non ha rotte,

beni della terra, milioni di soli,

non più di seconda mano, ma voli.

Ascolta da ogni parte, filtra te stesso,

non c'è inizio, non c'è adesso,

urgere, urgere, sempre il mondo,

opposti uguali, in un girotondo.

(La musica si fa più dolce, quasi una nenia)

Anima mia, limpida e dolce,

ogni cosa che non è, mi scioglie,

il non veduto, dal veduto provato,

invisibile, un mistero svelato.

Età che tormenta, ma io sto zitto,

mi bagno, mi ammiro, un istante fitto,

organi, attributi, ogni uomo onesto,

non un pollice, un gesto modesto.

(La voce si fa più calda, quasi un abbraccio)

Io sono pago, vedo, ballo, canto,

l'amato compagno, che mi fa incanto,

bianchi asciugamani, che riempiono la casa,

il valore di uno, che non ha posa.

Gente che passa, domande, incontri,

effetti, ricordi, sogni e scontri,

pranzo, abiti, compagni, doveri,

malattie, perdite, pensieri severi.

(La musica si fa più intensa, quasi un'epifania)

Ma io non sono il mio Io, lo so,

separato, divertito, in un andirivieni e poi no,

inattivo, unitario, compassionevole,

curioso di ciò che verrà, un volo piacevole.

Linguisti, dialettici, nebbia e fatica,

testimonio e attendo, una logica amica,

anima mia, l'altro che sono,

non si umiliano, in un dolce suono.

(La voce si fa più intima, quasi una confessione)

Ozia con me, sull'erba, senza parole,

solo la nenia, che il cuore involge,

ricordo un mattino d'estate, noi due,

il capo sui fianchi, un amore che non si esclude.

Pace, conoscenza, oltre ogni disputa,

la mano di Dio, promessa compiuta,

spirito di Dio, fratello del mio,

uomini fratelli, un canto d'addio.

(La musica si dissolve lentamente, lasciando solo il suono del vento)


Cuore coraggioso, il versetto del libro della Sapienza 18,6 ci invita a riflettere sul coraggio che nasce dalla consapevolezza dei propri impegni. Oggi, possiamo trarre da questa saggezza antica alcuni spunti per affrontare le nostre paure:

Non temere l'incertezza del futuro:

* Così come i nostri padri trovarono forza nei giuramenti di fedeltà, noi possiamo trovare stabilità nei nostri valori e principi.

* In un mondo in rapido cambiamento, è facile sentirsi sopraffatti dall'incertezza. Ma se restiamo fedeli a ciò in cui crediamo, possiamo affrontare il futuro con maggiore serenità.

Non temere le sfide che ci mettono alla prova:

* Le "notti" metaforiche, ovvero i momenti difficili, sono inevitabili. Ma sono anche opportunità per dimostrare il nostro coraggio e la nostra resilienza.

* Ricorda che le prove possono rafforzare la nostra fede e la nostra determinazione.

Non temere di essere fedele ai tuoi impegni:

* La fedeltà, sia verso gli altri che verso noi stessi, è una fonte di grande forza.

* Quando manteniamo le nostre promesse, guadagniamo fiducia e rispetto, e creiamo legami più solidi.

Non temere di agire con coraggio:

* Il coraggio non è l'assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante la paura.

* Oggi, affronta le tue paure con coraggio, sapendo che sei sostenuto dai tuoi valori e dai tuoi impegni.

In sintesi, il libro della Sapienza ci ricorda che il coraggio nasce dalla fedeltà. Oggi, possiamo trovare forza nel rimanere fedeli ai nostri valori, nell'affrontare le sfide con determinazione e nell'agire con coraggio.

Bedda vita oggi!

VVB!

Vi ringrazio dell'ascolto!

 

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