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Il Cielo in Festa: Tra Stelle, Sogni e Sapienza

Immagine del redattore: Olga Nickole KuyanOlga Nickole Kuyan

V-kun al Mondo s.p.d.

S.V.B.E.E.Q.V

Eccomi!

n polpo cosmico con tentacoli di luce che intrecciano stelle, antichi manoscritti e simboli alchemici, mentre il mare riflette l’universo
Il polpo cosmico sa che non esiste confine tra il pensiero e l’universo

28 febbraio 2025, l'universo ci regala uno spettacolo unico: Il Cielo in Festa, una parata planetaria con sette pianeti allineati! Tra calcoli numerologici magici e la potente energia di una Luna Nuova in Pesci, questo giorno è perfetto per avviare nuovi progetti, esprimere la creatività e chiudere vecchi capitoli. E se vuoi amplificare i tuoi desideri, prova il rituale suggerito, completo di meditazione e mantra. Insomma, un giorno da segnare sul calendario per lasciarsi trasportare dalla magia delle stelle e dalla rarità di un allineamento planetario così straordinario!


Eureka di oggi: "I figli sono come gli aquiloni: gli insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo. Gli insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Gli insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto." – Santa Teresa di Calcutta


Latino in uso:

Dum spiro, spero.

Questa frase, attribuita a Cicerone, significa:

"Finché respiro, spero."

È un promemoria potente per non perdere mai la speranza, anche nei momenti difficili.


Vi invito a meditare oggi sulle domande:

1. Oggi, a chi offrirò un gesto di amicizia autentica, e da chi mi lascerò nutrire l'anima?

2. Dove cercherò un segno della presenza divina, e come risponderò con un cuore aperto?

3. In quale piccola sfida quotidiana lascerò che l'amore trasformi la mia durezza in apertura?


Mi lascio ispirare 

28.02.2002: Ultimo giorno di validità della lira. Dal 1° marzo,sarà definitivamente sostituita dall’euro.

O pellegrino dell'anima, la vita è come un polpo appena pescato, battuto con cura sulla pietra del molo, come la lira battuta dall'euro. Ogni tentacolo è un giorno, una prova, un decreto divino da assaporare con timore e tremore.

Come il polpo che si ammorbidisce nel 'pignateddu' con aglio, olio e alloro, così il cuore si piega ai comandi del Signore, assorbendo la Sua parola come un condimento prezioso.

Le meraviglie della Sua legge sono come i capperi e le olive che arricchiscono il polpo, donando sapore e profondità all'esistenza. Non temere la separazione, o viandante, come le acque divise all'alba del mondo, poiché ciò che Dio unisce, come il polpo e il suo sugo, rimane per sempre.

Canta, o cuore, come il 'vanniaturi' che annuncia il polpo bollito, poiché la misericordia del Signore è la tua salvezza, un banchetto di gioia che non ha fine.


Il pensiero 

Un consiglio di Florenskij ai figli

CONSERVARE LA GIOVINEZZA (da "Non dimenticatemi")

"Il segreto dell’attività creativa sta nel conservare la giovinezza. Il segreto della genialità, nel conservare l’infanzia, la disposizione d’animo dell’infanzia per tutta la vita. È proprio questa disposizione che dà al genio una percezione obiettiva del mondo, non centripeta, una sorta di prospettiva rovesciata del mondo, e per questo motivo tale percezione è integrale e reale. La percezione illusoria del mondo, invece, per quanto splendente e chiara possa essere, non sarà mai definita geniale. Infatti, l’essenza stessa della percezione geniale del mondo sta nella capacità di penetrare nel profondo delle cose, mentre l’essenza della percezione illusoria sta nel nascondere a se stessi la realtà. Le figure più tipiche della genialità sono Mozart, Faraday e Puskin: essi sono bambini per la loro forma mentis, con tutti i pregi e i difetti che da ciò derivano".


Il senso del pensiero 

Il cuore di un saggio è come un albero di giuggiole, che fiorisce in ogni stagione. La giovinezza non è questione di anni, ma di terreno fertile: la curiosità dell'infanzia. Come un chimico che mescola elementi, il saggio combina esperienza e stupore, creando una reazione a catena di saggezza.

Come dimostrano le neuroscienze, la plasticità del cervello permette di mantenere la mente giovane e aperta, creando nuove connessioni sinaptiche. Proprio come un bambino che scopre il mondo, il saggio vede la realtà con occhi nuovi, senza pregiudizi.

Ma attenzione! Come un esperimento mal condotto può portare a risultati errati, una mente chiusa e illusoria distorce la realtà. Solo chi conserva la purezza dell'infanzia, come Mozart, Faraday e Puskin può raggiungere la genialità, unendo intuizione e conoscenza scientifica.


Mi lascio incantare 

Come potrei sorprendervi oggi?

Ecco! Immagino un tribunale celeste, dove le nuvole sono banchi di prova e i fulmini fanno da martelletti. Donaldo Tromba, vestito con una toga tempestata di terre rare, accusa l'Ucraina di trattenere i suoi "tesori scintillanti". Volodymir Zucchini, con un elmetto di litio e una spada di grafene, si difende, sostenendo che i suoi minerali sono "in ostaggio" dei troll russi.

Gli avvocati, angeli con ali di circuiti stampati, citano leggi galattiche e accordi interplanetari, mentre i testimoni, asteroidi parlanti e comete con la sindrome di Stoccolma, offrono testimonianze surreali. La Cina, un drago con una cappa di silicio, osserva la scena con un sorriso enigmatico, mentre l'Europa, una sirena con un tridente di fibra ottica, cerca di mediare tra le parti.

Il giudice, un sole con gli occhiali da sole, batte il martello di fulmine, dichiarando che la questione è "troppo terrena" per essere risolta in cielo. Propone una soluzione salomonica: un torneo di "Guerra Stellare" tra Donaldo Tromba e Vladimir Orso, dove il vincitore si aggiudicherà i minerali ucraini.

Nel frattempo, il Siracide, un angelo con una pergamena antica, sussurra consigli sulla vera amicizia, mentre Jocko Willink, un cherubino con i bicipiti, impartisce lezioni di disciplina celeste. E tu, povero mortale, sei lì, con un secchiello di pop-corn galattici, a chiederti se tutto questo ha un senso.


La poesia consapevole 

Il Rosario è:

la preghiera senza parole

la preghiera delle parole tutte uguali

la preghiera di quando non ci sono parole

la preghiera di quando non si sa cosa dire

cosa chiedere

per cosa pregare

E’ la preghiera di quando non c’è altro da fare

non si sa dove andare

E’ la preghiera della disperazione

della desolazione

dell’afflizione

E’ la preghiera che si ripete

che riposa

che consola

E’ la preghiera nella stanchezza

nel non pensare

nel non cercare

E’ la preghiera per pregare

E’ la preghiera del non dire

E’ la preghiera dove non c’è ragionamento

non c’è ricerca

non c’è lavoro

E’ la preghiera di chi ha già detto tutto

o non vuol parlare

E’ la preghiera che si esaudisce

perché Lui non resiste a Sua Madre

e Lei non resiste a noi

E’ la preghiera della tenerezza

della dolcezza

del sentirsi amati

E’ la preghiera della Sua presenza che aumenta piano in noi

E’ la preghiera che attraversa il filo dei pensieri

e la memoria di ieri

La preghiera che in preghiera tutto trasforma

anche le distrazioni

i desideri

le paure e le emozioni

da cui si lascia attraversare

La preghiera di tutti

per tutti

ma diversa per ciascuno

La preghiera che accoglie

che scioglie

che guarisce

che pulisce

La preghiera che rasserena

che calma

che sostiene

che rafforza

La preghiera potente

perché umile

semplice

senza tanti discorsi

La preghiera della notte

del giorno

dell’estate

dell’inverno

di ogni stagione

per ogni età

per ogni volta che uno non si sente tanto importante

non si crede onnipotente

non si sente alla pari

Per ogni volta che ci si accorge

che i ragionamenti non reggono

che le parole non filano

che i pensieri non vengono.

Per ogni volta che ci si rende conto

che provare a spiegarsi non serve

che uscirne da soli è impossibile.

E’ fidarsi

E’ affidarsi

E’ credere che può essere meglio di molti discorsi

E’ il modo, a volte più semplice

a volte più onesto

a volte più leale

talvolta l’unico

in cui diciamo:

lo so che ci sei

lo so che lo sai

lo so che sai tutto

lo so che mi aiuterai.


Mi lascio sorprendere 

Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: la giornata caratterizzata da generali condizioni di cielo poco nuvoloso, min 9°C, max 19°C! 

Immagina Noto come un'arancia candita gigante, dove ogni chiesa è un spicchio di cielo dorato e ogni vicolo un sentiero di zucchero filato. Cristo, come un gabbiano con ali di luce, vola sopra l'Etna, un vulcano che erutta fichi d'India e lava di miele.

A Portopalo di Capo Passero, dove il mare abbraccia la terra, il Cristo Redentore è un polpo gigante con tentacoli di arcobaleno, che pesca anime smarrite e le riporta a riva. Ogni anima è una sarda beccafico, ripiena di speranza e condita con il sale della saggezza.

Il tempo del Kairos è una festa di paese, dove il paralitico balla la tarantella sul tetto, i "saggi" cercano di afferrare l'aria con le mani, e Dio e Dea danzano insieme, creando un universo di amore e armonia.

E tu, Amore mio, sei un carretto siciliano trainato da stelle cadenti, che viaggia tra Noto e Capo Passero, portando "bicchieri d'acqua" di saggezza e "arancine" di gioia. Ricorda, ogni attimo è un miracolo, ogni luogo è un tempio, e ogni cuore è un altare dove l'amore divino si manifesta in tutta la sua bellezza.


Un'improvvisazione in stile... 

diciamo, un incrocio tra un sermone domenicale e una sessione di poesia slam, con un pizzico di filosofia zen.

(Luci soffuse, un microfono solitario, un bicchiere d'acqua)

Amici, fratelli, cercatori di luce...

Avete mai sentito quel vuoto? Quel silenzio che urla più forte di mille tempeste? Quella sensazione che Dio vi abbia abbandonato, che vi abbia dimenticato nel buio della vostra notte più lunga?

(Pausa, sorso d'acqua)

Non protestate! Non maledite il cielo! Non accusate l'infinito di tradimento! Dio è fedele. Lo è sempre stato, lo sarà per sempre. La sua dimora è nel vostro cuore, incisa a fuoco nell'anima, un sussurro costante nella tempesta.

(Voce che si alza, ritmo più incalzante)

Ma a volte... a volte i rami della vita si infittiscono, le foglie si accavallano, i dubbi oscurano il sole. Le paure, come ombre lunghe, si allungano sul sentiero. E allora, nella cecità della nostra angoscia, crediamo che la luce sia svanita, che il calore sia fuggito.

(Pausa, voce più dolce)

Ma il sole è sempre lì, amici. Sempre. Dietro le foglie, oltre i rami, nel cuore stesso della notte. Basta un soffio di fiducia, una scossa di speranza, un sussurro di preghiera, e le foglie cadranno, i rami si apriranno, la luce tornerà a danzare.

(Voce che si alza di nuovo, ritmo quasi rap)

Non cercate Dio fuori di voi! Non cercate risposte in libri polverosi o in templi di pietra! Dio è in voi, nel battito del vostro cuore, nel respiro del vostro spirito, nel guizzo di un'intuizione.

(Pausa, voce che si fa sussurro)

Siate come il bambù, amici. Flessibili, ma radicati. Siate come l'acqua, che si adatta a ogni forma, ma mantiene la sua essenza. Siate come il sole, che splende anche dietro le nuvole, che riscalda anche nel cuore dell'inverno.

(Voce che si spegne lentamente)

Perché Dio non abbandona. Mai. Siamo noi che, a volte, ci perdiamo nel labirinto delle nostre paure, nel bosco delle nostre illusioni. Ma la porta è sempre aperta, la luce è sempre accesa, l'amore è sempre presente. Basta... basta scuotere le foglie.


Cuore coraggioso, oggi non temere:

1. La solitudine:

Il Salmo 77,3a ci ricorda che anche nei momenti di maggiore difficoltà, quando ci sentiamo soli e abbandonati, possiamo cercare il Signore.

Le nostre mani tese nella notte simboleggiano la nostra costante ricerca di Dio, che non si stanca mai di ascoltarci.

Anche quando ci sentiamo soli, non siamo mai veramente soli. Dio è sempre presente, anche se a volte non riusciamo a percepirlo.

2. La disperazione:

L'angoscia può farci sentire sopraffatti e senza speranza.

Ma il Salmo 77,3a ci incoraggia a non arrenderci, a continuare a cercare il Signore, a non stancarci di pregare.

La fede ci dà la forza di superare i momenti difficili e di trovare la luce anche nel buio.

3. L'incertezza:

L'angoscia spesso è legata all'incertezza sul futuro, alla paura di ciò che potrebbe accadere.

Ma il Salmo 77,3a ci ricorda che Dio è il nostro rifugio, la nostra roccia, la nostra salvezza.

Possiamo affidarci a Lui con fiducia, sapendo che ci guiderà e ci proteggerà.

4. La debolezza:

L'angoscia può farci sentire deboli e impotenti.

Ma il Salmo 77,3a ci incoraggia a non vergognarci della nostra fragilità, a riconoscere il nostro bisogno di Dio.

Nella nostra debolezza, la forza di Dio si manifesta pienamente.

5. L'abbandono di Dio:

A volte, nelle prove, possiamo sentirci abbandonati da Dio.

Ma il Salmo 77,3a ci assicura che Dio è sempre fedele, che non ci abbandonerà mai.

Anche quando non lo sentiamo vicino, Egli è presente, ci sostiene e ci conforta.

In sintesi, oggi, (se e' il.giorno della tua angoscia), non temere. Cerca il Signore con fiducia, non stancarti di pregare, e sappi che Egli è sempre con te, pronto a consolarti e a rafforzarti.

VVB!

Bedda vita oggi!

Vi ringrazio dell'ascolto!


    

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