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Fiume Quantistico: Le Quattro Rive Dell’Esistenza  

Immagine del redattore: Olga Nickole KuyanOlga Nickole Kuyan

V-kun al Mondo s.p.d.

S.V.B.E.E.Q.V.

Eccomi!

Ecco la descrizione della fotografia tradotta in italiano:  Ingredienti necessari per preparare una tradizionale cassata siciliana, disposti su uno sfondo rustico di legno, con una luce calda e dorata che evoca un senso di autenticità e nostalgia, la scena mostra una selezione di ingredienti colorati, tra cui ricotta, frutta candita, pasta di mandorle, zucchero a velo e scorza di agrumi vivaci.
il Bene che si prepara a diventare una cassata siciliana

L'11 febbraio 2025 non è un giorno qualsiasi, no, no! Numerologicamente parlando, è il regno incontrastato del numero 4, il grande maestro della disciplina, del lavoro duro e dell'ordine maniacale. Dimentica le fantasie anarchiche: oggi è il momento di fare liste, costruire imperi di post-it e mettere etichette su tutto. Se hai sempre sognato di riorganizzare la dispensa in ordine alfabetico, questa è la tua occasione d'oro.  

Cosa aspettarsi?

- Routine e rigore: Perfetto per chi ama gli orari fissi e la sveglia puntata al millisecondo. Per gli spiriti liberi? Beh, potrebbe essere un po’ un incubo.  

- Lavoro, lavoro, lavoro: Se pensavi di prenderti una pausa, il numero 4 ha altre idee. Meglio rimboccarsi le maniche!  

- Lealtà e responsabilità: Ideale per chi promette sempre di "fare quella cosa domani"… e poi non la fa mai. Oggi non ci sono scuse!  

Uno sguardo al cielo:  

Nel frattempo, sopra di noi, la Luna quasi piena brillerà nel cielo come una lampadina cosmica, illuminando il tuo senso del dovere. È la Luna della Neve, ma niente paura: se sei in Sicilia, l'unica neve che vedrai sarà quella nella granita al limone.  

La Luna, simbolicamente rappresentata da una tromba (sì, davvero), annuncia che è tempo di agire senza esitazioni. Quindi vai, firma quel contratto, inizia quel progetto e rispondi finalmente a quell’email lasciata in sospeso da settimane.  

Evento bonus: La Luna flirterà con l’ammasso stellare dell’Alveare (M44) nella costellazione del Cancro. Un promemoria cosmico: anche le api laboriose sanno quando fermarsi per un po' di miele. Magari, dopo tutto questo ordine e disciplina, concediti almeno un cannolo.


Eureka di oggi: "L’insoddisfazione, è la prima necessità per il progresso. (Thomas A. Edison)


Latino in uso:

Cogito ergo sum,

Penso dunque sono

(Cartersio)


Vi invito a riflettere oggi sulle domande:

  1. Oggi il numero 4 regna sovrano: hai già etichettato qualcosa, o il tuo caos creativo sta vincendo la battaglia?

  2. Se il cosmo fosse un tribunale, quale legge assurda vorresti vedere approvata immediatamente?

  3. Dio ha creato l’universo con una parola… e tu? Se potessi creare qualcosa con una sola parola, quale sarebbe?


Mi lascio ispirare 

11.02. 660 a.C.: data tradizionalmente riconosciuta di fondazione del Giappone da parte dell’imperatore Jimmu Tenno, primo Imperatore del Giappone.

Il Bene – è una Cassata –

troppo dolce per non dividere –

ma ogni cucchiaio è conteso –

Sotto la glassa di zucchero –

scorre il verde del Pistacchio –

il bianco dell’Amandorla –

il rosso della Ciliegia candita –

Ciascuno assapora – e reclama –

quel che crede più giusto –

mentre il Miele si scioglie

nel Silenzio dell’Universo –

Eppure – ogni mano che affonda il cucchiaio –

ogni boccone che sfiora la lingua –

cerca – senza saperlo –

sempre e solo – il Bene!


Il pensiero 

Il saggio di Matthew Fox "In principio era la gioia", è considerato una delle opere "più controverse del pensiero contemporaneo", perchè contiene una forte accusa alla civiltà occidentale, a cui è mancata e manca la spiritualità che considera amico il creato. Accusa che si rivolge contro la Chiesa di Roma per la sua enorme influenza sulla formazione della mentalità dell'uomo occidentale. Essa infatti ha scelto la "spiritualità del peccato" che ha prodotto una teologia ed una visione negativa del mondo. Tale spiritualità non esiste nel Vangelo, ma risponde al bisogno dell'Impero di Roma di controllare i tanti popoli che dominava. Una scelta di dominio, dunque. Fox invece presenta un modello diverso, che emerge in modo dominante dal libro sacro, il modello che mette al centro il creato, e che risale al primo autore della Bibbia, prosegue con i Salmi, i Libri sapienziali, fino a Gesù, a buona parte del Nuovo Testamento e giunge ad Ireneo nel 200 d. C. Questo modello propone una vera rivoluzione copernicana, è il modello del Cristianesimo delle origini, comune a tantissime religioni, tra cui quelle orientali.


Il senso del pensiero 

La vita è un fiume quantistico, danzante tra Le Quattro Rive Dell’Esistenza.  

La prima riva è la chiara freschezza del mattino: l’apertura fiduciosa alla Vita, il principio dell’espansione. Come le particelle che, osservate, cambiano stato, il nostro sguardo crea il mondo che vediamo.  

La seconda riva è la roccia scura della notte: il dolore che plasma, come la pressione trasforma il carbone in diamante. Gli studi sulla neuroplasticità mostrano che la mente, attraversando la sofferenza, riscrive se stessa, generando nuove connessioni, nuove possibilità.  

La terza riva è la corrente che modella il paesaggio: la creatività, la spinta a esprimere l’invisibile. È la danza degli elettroni, che non si muovono in linea retta, ma saltano, vibrano, si trasformano. L’universo stesso è un atto artistico, un’esplosione di possibilità che ancora non ha finito di creare se stesso.  

La quarta riva è il mare, l’incontro con l’orizzonte: il gioco cosmico della trasformazione. Come i bambini, che apprendono ridendo, così il cosmo evolve celebrando se stesso, in una festa di particelle e galassie che pulsano all’unisono.  

Se il fiume incontra ostacoli, non si ferma. Trova un nuovo corso, incide la roccia, si fa nube e poi pioggia, ricomincia sempre.  

Così è la nostra esistenza: un continuo fluire tra materia e spirito, tra onde e particelle, tra ricerca e abbandono. Ma sempre – sempre! – nel cuore dell’energia creatrice.


Mi lascio incantare 

Come potrei sorprendervi oggi?

In principio era il Caos. Ma non un caos qualsiasi: un tribunale cosmico senza giudice, senza avvocati, senza codice. Le stelle discutevano tra loro su chi dovesse brillare di più, i pianeti contestavano le loro orbite, e le nebulose facevano ostruzionismo con mozioni di polvere interstellare.  

Poi, un colpo di martello echeggiò nel vuoto. “Sia l’Ordine!” – e l’Ordine fu.  

Le galassie firmarono un trattato di non belligeranza, la luce e il buio raggiunsero un accordo di coesistenza pacifica, e perfino i buchi neri accettarono di non divorare tutto senza prima seguire una procedura amministrativa.  

Così, ogni nostra azione buona è un atto giuridico cosmico: quando scegliamo di essere gentili, stiamo depositando un ricorso contro l’indifferenza; quando aiutiamo qualcuno, emettiamo una sentenza di giustizia universale. Ogni gesto di bontà è un comma aggiunto alla Costituzione dell’Essere, un cavillo che obbliga il cosmo a diventare più armonico.  

Eppure, il disordine è sempre in agguato, come un avvocato con troppa dialettica. Serve disciplina, direbbe Willink: niente udienze rimandate, niente scappatoie, solo il coraggio di stare nella luce e difendere la causa del bene con la determinazione di un legale divino.  

Dio ha creato l’universo con un atto di parola. Noi, con le nostre azioni, possiamo continuare a redigere il grande Codice della Creazione. Siate giudici, avvocati, legislatori della luce. Il tribunale dell’esistenza è ancora aperto, e ogni sentenza emessa con amore è una stella che si accende nel firmamento del possibile.


Poesia consapevole 

Prendi la strada che porta lontano,

scegli la via che ti prende la mano,

non lamentarti perché la vita è dura.

Non ti lasciare convincere,

ché nessun altro può scegliere

quello che è meglio per te,

la vita è tua.

Vasco Rossi, Prendi la strada


Mi lascio sorprendere 

Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: il cielo parzialmente nuvoloso con la temperatura massima di 16°C!

Il tuo cuore non è un campo di battaglia. No, Amore mio, è un giardino sospeso sul mare, un Eden abbracciato dal vento caldo della Sicilia, dove le onde raccontano storie antiche e il sole si tuffa ogni sera in un calice di vino dorato.  

Le tue abitudini non sono catene, ma sentieri tracciati tra gli ulivi e i fichi d’india: alcuni conducono a scogliere luminose, altri si perdono in labirinti di pietra bianca. C’è bellezza in ogni traccia, ma non tutte le strade portano al cuore della vita. Alcune sono solo vecchie rotte di marinai che temevano l’orizzonte.  

Dio ti chiama a danzare oltre il confine del conosciuto, come una vela che osa spiegarsi al maestrale. L’amore non è un’arma, ma un frutto maturo che si stacca al momento giusto, dolce e generoso, capace di nutrire chi ha davvero fame. Non puoi chiuderlo in una cassa di legno e sperare che duri per sempre. L’amore è il succo che sgorga da un’arancia appena spezzata, è il pane fragrante offerto a mani aperte.  

Sei il custode del tuo giardino sacro: alcune piante vanno potate, altre lasciate crescere libere. Alcune radici affondano nel passato, ma non tutte meritano acqua. Ciò che non porta frutto, lascialo seccare al sole.  

Scegli con cura chi cammina tra i tuoi filari. Non tutti comprendono il valore di un terreno fertile. Alcuni calpestano senza guardare, altri raccolgono e non restituiscono. Ma chi sa vedere la bellezza della tua anima verrà con mani vuote e cuore aperto, pronto a piantare semi di luce accanto ai tuoi.  

Non temere il vento che scuote i rami: è lui che disperde i semi e fa nascere nuove primavere. Non temere l’inverno: è il tempo del riposo, della terra che si rigenera in silenzio.  

Tu, Amore mio, sei la vigna e il vignaiolo, il frutto e la promessa. Sei chiamato a coltivare il tuo cuore come un angolo di paradiso, a scegliere l’amore che sa fiorire sotto il sole ardente e resistere alla tempesta. Sii terra fertile, sii vino nuovo, sii luce che filtra tra le foglie di un ulivo secolare.  

E ricorda: la vera libertà non è fuggire, ma avere radici profonde senza paura di fiorire.


Un'improvvizazione 

Su questo palcoscenico immenso, un circo di stelle e di ombre,

dove il caos e l'ordine si fanno l'occhiolino, come due vecchi amici,

tu non sei solo spettatore, ma anche un po' guitto, un co-creatore con Dio.

Ogni respiro, un'occasione per suonare una nota, per comporre una melodia.

Non avere paura del casino, perché è lì che nascono i fuochi d'artificio,

le idee più strambe, i progetti più belli.

Come quando Dio ha acceso la luce e ha spento il buio,

anche tu puoi prendere in mano la tua vita e farla diventare un capolavoro.

Ogni passo, anche quello sbagliato, è un colpo di pennello,

un tratto di colore che dipinge il tuo destino.

Non importa se cadi, tanto ti rialzi, più forte di prima,

con un sorriso nuovo, con una voglia matta di cambiare il mondo.

E quando ti senti perso, quando la strada si fa in salita,

ricordati che Dio non ti lascia solo, ti dà una mano, ti spinge avanti.

Lui è come un direttore d'orchestra un po' pazzo, un po' geniale,

che ti incoraggia a osare, a ridere dei tuoi errori, a trasformare il pianto in energia.

Guarda il cielo, pieno di stelle e di misteri,

e senti l'armonia del Tao che ti attraversa, che ti fa vibrare.

In quel momento, tu diventi un artista, un'anima libera,

capace di creare una realtà tutta tua, piena di amore e di libertà.

Non vergognarti di essere te stesso, con le tue fragilità, le tue contraddizioni,

perché anche le imperfezioni sono uniche, sono preziose.

Sii orgoglioso di partecipare a questa grande opera,

dove tu, insieme al divino, puoi cambiare il mondo, farlo diventare un posto migliore.

E allora, cuore coraggioso, vai avanti, senza paura, con il cuore in mano,

e ricorda: ogni cosa buona che fai è un passo verso il futuro,

verso quel sogno che Dio ha già scritto nel libro della vita.

Continua a ballare con il divino, a cantare la tua canzone,

a scrivere la tua storia nell'universo infinito.


Bedda vita oggi!

VVB!

Vi ringrazio dell'ascolto

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